TA-PUM

Venti giorni sull’Ortigara, senza cambio per dismontà; ta-pum!..

E domani si va all’assalto, soldatino non farti ammazza; ta-pum!..

Quando poi si discende a valle, battaglione non ha più soldà; ta-pum!

Nella valle un cimitero, cimitero di noi soldà; ta-pum!..

Cimitero di noi soldati, forse un giorno ti vengo a trovà; ta-pum!…

Ortigara!

Un nome come nessun altro evocativo, per noi alpini, di una battaglia, di una epopea, di uno scontro che, purtroppo, causò un numero elevatissimo di morti (circa 30.000 caduti fra gli italiani e 10.000 fra gli austriaci) e di feriti.

La Battaglia dell’Ortigara si svolse dal 10 al 29 giugno del 1917, fu caratterizzata da successive ondate di assalti contro le munite postazioni difensive austriache e, secondo il generalissimo Cadorna, avrebbe dovuto segnare la riscossa italiana in Trentino dopo la battuta d’arresto della Strafexpedition.

Nonostante l’abbondanza di uomini e mezzi l’attacco all’Ortigara si trasformò, invece, in un sanguinoso nulla di fatto.

Nella battaglia l’esercito italiano aveva schierato qualcosa come trecentomila soldati con oltre 1.600 bocche da fuoco posizionate fra i 1.000 ed i 2.000 metri di quota, mentre gli austriaci disponevano di circa centomila uomini sostenuti da 400 pezzi di artiglieria, ma erano protetti da un sistema difensivo estremamente efficiente.

A complicare ulteriormente la situazione fu la scarsa pianificazione dell’attacco da parte degli alti comandi italiani, l’inefficace servizio di informazione sulla reale situazione sul campo e, forse non ultima, la scarsa fiducia da parte dei comandanti in capo, sulla effettiva possibilità di vittoria.

Enormi furono i sacrifici e gli eroismi dei soldati italiani, alpini e non, nel tentativo di scardinare la ben assestata difesa austriaca.

I battaglioni alpini riuscirono a conquistare la vetta del Monte Ortigara al prezzo di tanti e tanti caduti, ma dovettero poi abbandonare le postazioni che avevano sanguinosamente conquistate per la successiva controffensiva degli Austriaci.

Ed infine il 29 giugno l’Ortigara venne abbandonata ai nemici.

All’interno del corpo degli Alpini, la battaglia dell’Ortigara è divenuta una sorta di mito fondativo. Ad essa è dedicata Ta-pum, una delle più belle canzoni della Grande Guerra, il cui testo descrive la violenza degli scontri, gli enormi vuoti aperti nelle file italiane, la durezza della guerra in montagna e la spietata logica dei comandi italiani (Venti giorni sull’Ortigara senza il cambio per dismontà recita la prima strofa).

L’armonizzazione che il Coro A.N.A. Torino propone cerca di riprodurre l’effetto che sui soldati aveva il rumore dello sparo dei cecchini austriaci: ta-pum come il suono in partenza ed in arrivo che echeggiava fra le montagne.

Nel settembre del 1920, sull’Ortigara si tenne la Prima Adunata Nazionale degli Alpini, con duemila ex combattenti che si riunirono sulla cima deponendovi una colonna mozza che riportava la scritta: PER NON DIMENTICARE.