Era una notte che pioveva e che tirava un forte vento
immaginatevi che grande tormento, per un Alpino che sta a vegliar!
A mezzanotte arriva il cambio, accompagnato dal capoposto,
oih sentinella torna al tuo posto, sotto la tenda a riposar.
Quando fui stato nella mia tenda, sentii un rumore giù per la valle,
sentivo l’acqua giù per le spalle sentivo i sassi a rotolar!
È quasi impossibile che qualcuno non conosca questo canto.
Sappiamo bene che la Prima Guerra Mondiale è stata combattuta soprattutto sulle montagne del Trentino e del Friuli Venezia Giulia. Territori bellissimi in tempo di pace, ma particolarmente duri e faticosi in tempo di guerra.
I soldati italiani, alpini e non, si trovarono a dover combattere contro un esercito austriaco che aveva creato una forte linea di difesa sulle cime più alte delle Dolomiti: e là, in uno degli inverni più duri e più freddi di quel periodo climatico, i due eserciti si contrapponevano l’uno all’altro in un ambiente ostile.
In quel duro e difficile ambiente i combattenti crearono grandi opere di ingegneria per poter almeno tentare di fermarsi fra una battaglia e l’altra. E in quei momenti di riposo si poteva anche cantare. Sì, cantare per la nostalgia per la casa lontana, cantare per esorcizzare la paura, cantare per dimenticare la stanchezza.
È così che sono nati tanti canti sulle melodie dei tempi di pace.
Il canto che presentiamo questa volta vuole evidenziare la situazione estrema del fronte: anche quando il nemico non si vede, la resistenza fisica dei soldati è messa a dura prova dalla fatica, dalle intemperie e dall’ambiente inospitale d’alta quota.
Anche nei momenti di pausa sotto una tenda (e quale protezione può dare una semplice tenda?) chi è stato di sentinella non può veramente riposare: troppi sono i pensieri e le paure che l’accompagnano.
E in sottofondo là nella vallata il rombo del cannone sta a ricordare che la guerra continua e solo la fortuna potrà riportarci a baita.
Noi, per nostra fortuna, non abbiamo dovuto fare la guerra, ma l’esperienza di stare di sentinella sotto la pioggia o nella nevicata l’abbiamo fatta ed è una prova che non si dimentica facilmente.