CORO

Nota dopo nota, accordo dopo accordo, con pazienza, con tenacia, con umiltà un canto che dura da più di sessant’anni.

Dal 4 gennaio 1956 quando Piero Prochet, con il fratello Giacomo e l’amico Aldo De Gasperi, ha gettato il seme del sogno lungamente accarezzato, il Coro A.N.A. Torino (Coro dell’Associazione Nazionale Alpini di Torino), intitolato poi per quarant’anni circa Coro S.Ten. Enrico Santin, come giovane pianta, si è alimentata in un terreno fecondato da sentimenti vissuti, da ideali sentiti, dal ricordo mai sopito dei sacrifici dei veci.

Ha tratto anche forza della tradizione che affondava le sue radici nell’humus della Corale A.N.A. «Canta che ti passa» del 1929, diretta dall’alpino Toni Ortelli, l’autore de La Montanara, vincitore nel 1931 del Primo Concorso Nazionale del Canto di Montagna svoltasi a Cuneo.

Per questi precedenti il Coro A.N.A. Torino si è prefissato di conservare lo stile semplice e genuino del Canto Alpino senza cedere ad accademismi, leziosità, preziosismi che spesso, solo apparentemente abbelliscono il canto, togliendogli genuinità.

Il Coro A.N.A. Torino è costituito da 35 elementi diretti da Giancarlo Nicola convinti e fermamente decisi a continuare sulle orme della tradizione e dello stile impostato da Piero Prochet: a cantare con la voce e con il cuore.

Il Coro A.N.A. Torino ha tenuto concerti presentato il proprio repertorio in teatri, istituzioni, televisione, in ricorrenze ufficiali dell’Associazione Nazionale Alpini, in manifestazione a sfondo benefico e culturale e ha dato vita a quattro CD musicali: Il testamento del Capitano nel 1998, Monte Nero e Tacita Notte nel 2006, 1914-2014 Cento anni di Canti di Guerra e di Pace nel 2014.

Massimo Franco, presidente del Coro A.N.A. Torino, ha realizzato nel 2021 il libro intitolato:     65°   –   Dal Coro S.Ten. Enrico Santin al Coro A.N.A. Sezione di Torino – Sessantacinque anni di Coro Associazione Nazionale Alpini Sezione di Torino.

Il Coro A.N.A. Torino crede nei valori caratteristici del canto alpino e popolare, cerca di trasmettere con immediatezza e grande comunicativa le sensazioni e le emozioni suscitate dalle storie dei giorni di guerra e di pace da cui ebbero origine e furono tramandate, spesso solo oralmente, le nostre canzoni.

E con questo, credo continueremo a Cantare da Alpini.